Il Counselling Scolastico è un progetto multitasking della Accademia Gestalt, nato per offrire una risposta ad alcune fondamentali problematiche che sempre di più appesantiscono la struttura scolastica, considerata nell’interezza dei suoi attori più importanti: insegnanti, alunni e genitori.
Il Counselling Scolastico nella sua proposta progettuale completa vuole essere infatti:
- una opportunità di formazione specifica per chi si occupa dell’insegnamento, di acquisire strumenti utili per una interazione educativa efficace, lavorando al contempo sulla consapevolezza del proprio stile di comunicazione; di sviluppare la capacità del docente di creare un clima che favorisca sia la valorizzazione delle risorse individuali degli alunni sia la capacità di una loro sana appartenenza all’essere gruppo-classe; infine di facilitare la capacità di confrontarsi positivamente con i colleghi.
- vuole anche essere uno spazio per quanto riguarda i ragazzi (sia individuale sia in gruppo) di ascolto e di interazione su tematiche importanti quali la conoscenza e la “capacità” di saper gestire le proprie emozioni, il bullismo (compreso il cyber bullismo), la dipendenza dal cibo, da sostanze, da internet ed altro.
- infine un tempo e un luogo di confronto per i genitori, che troppo spesso sono abbandonati a loro stessi, con il solo strumento del proprio personale bagaglio esperienziale, nel trattare le problematicità dei propri figli e della relazione che stabiliscono, consapevolmente o talvolta meno, con loro.
E’ quindi un progetto rivolto alla Scuola volto a
- promuovere lo sviluppo di una sana capacità relazionale,
- agevolare una più efficace comunicazione tra i protagonisti coinvolti, nel rispetto dei differenti ruoli
- favorire una valorizzazione della diversità, nell’integrazione delle diverse culture e appartenenze etniche,
- sviluppare valori quali la creatività come sviluppo del potenziale umano, la libertà di autodeterminazione e il rispetto per l’altro.
La ragione di questo progetto nasce dalla considerazione che la Scuola, luogo per eccellenza di crescita e sviluppo, dove si imparano, assieme a nozioni ed esperienze di vita, anche nuovi modelli di identificazione e appartenenza (oltre a quelli familiari) può e “dovrebbe” divenire anche uno spazio e un tempo in cui “vivere” l’incontro con gli altri.
Attraverso la narrazione di sé e della propria esperienza emotiva, nel confronto con l’altro è possibile riconoscersi reciprocamente nelle proprie diversità, base fondante per il benessere relazionale. In questo diviene obiettivo importante il far emergere le diverse voci e differenti ruoli al fine di favorire una conoscenza reciproca e una valorizzazione delle potenzialità di ciascuno, nel rispetto degli inevitabili limiti.
Mète importanti a cui la Scuola deve poter dare sostegno concreto sono: offrire punti di riferimento e un dialogo costruttivo nell’accompagnare i ragazzi attraverso le tappe evolutive man mano che crescono e, in modo specifico con gli adolescenti, agevolare il processo di formazione dell’identità e la capacità di autodeterminazione assieme alla consapevolezza dell’importanza di appartenere a qualcosa-qualcuno (famiglia, gruppo dei pari, gruppo di attività sportiva ecc).
In questo i genitori e gli insegnanti, coloro che costituiscono questa fonte di apprendimento, è importante non tradiscano il loro compito educativo: coniugare la possibilità di instaurare un rapporto empatico e stimolante con i ragazzi con la necessità di trasmettere le regole, utilizzando una comunicazione rispettosa ed efficace.
Dell’intera proposta formativa (quella riservata agli insegnanti, quella diretta agli alunni e quella indirizzata ai genitori) la Scuola può scegliere di attivarne solo una parte (formazione agli insegnanti o counselling per gli alunni) o entrambe. Inoltre può aiutare L’Accademia a promuovere la parte riguardante il “Percorso a Sostegno della Genitorialità”, grazie al contatto quotidiano che ha con i genitori.